Opere : Pensare per immagini
testi di Giancarlo Ricci

Catacombe
2009 - cm. 15x15

Francesca Magro, "Catacombe", 2009
Francesca Magro, "Eccoli Adamo ed Eva", 2009

Eccoli Adamo ed Eva
2009 - cm. 15x15

Homunculus
2009 - cm. 15x15

Francesca Magro, "Homunculus", 2009
Francesca Magro, "Lei si volta", 2009

Lei si volta
2009 - cm. 15x15

Francesca Magro, "Trionfante l'Imperatore", 2009

Trionfante l'Imperatore
2009 - cm. 15x15

Non più una psicanalisi “applicata” all'arte o concetti teorici che interpretano l'opera d'arte, la scandagliano, la rileggono, ne scoprono le trame nascoste.
Non più una psicanalisi che guarda all'opera figurativa come se fosse la manifestazione dell'inconscio dell'artista.

Tutt'altro: lasciare che l'alterità dell'immagine prenda il sopravvento, permettere che quell'altrove che pulsa nel cuore del lavoro artistico, e che ormai risulta irrimediabilmente non addomesticabile, rimanga al suo posto, in una sacralità inattingibile.

Solo così, forse, riusciamo a pensare per immagini, a trovare cioè nel “folle volo” delle immagini il movimento di un pensiero audace, bizzarro, inaudito.
E accade allora che, guardando e riguardando, ritroviamo con l'arbitrarietà della nostra testimonianza una cifra della scena che è lì dinanzi ai nostri occhi.
È una scena che non ha parole ma che ci parla.
Noi tentiamo di darle voce e racconto, non senza rischio. O meglio attraversando lo stesso rischio che si è assunto l'artista con il suo gesto.
L'inconscio è di sicuro dalla nostra parte.

Giancarlo Ricci, 2010