Works : Thinking by Images

TRIONFANTE L'IMPERATORE

Tutti accondiscendono e approvano.
Lui con un gesto saluta,
crede di essere attore, ma è soltanto marionetta,
appesa a fili sottili, impercettibili.
Lo sguardo è perso,
la testa, il collo e il tronco paiono quasi afflosciati.
È un trionfo eppure tutto vacilla e sembra sprofondare.
O forse un saluto estremo.
Morituri te salutant…
Difficile dire se siamo dinnanzi al comico
al patetico o alla parodia,
alla semplice parodia di un impossibile riconoscimento,
o meglio di un riconoscimento che uccide.
Eppure quella mano e quel braccio salutano,
fanno un cenno, forse indicano,
forse è una via di uscita, forse una soluzione.
L'altra mano oscilla quasi nel vuoto e le gambe tremano.
L'Impero è finito.
Come dimenticare il gioco di assonanze
inventate da Jacques Lacan tra empire (impero), au pire
(al peggio) e un père (un padre)?
Chi ci sta qui definitivamente salutando
è semplicemente un père (padre),
saluto che è la cifra di un'evaporazione
che conduce au pire.

Francesca Magro, "Trionfante l'Imperatore", 2009

Trionfante l'Imperatore, 2009
mixed media on paper
cm. 15x15